TRENO… RIPENSANDO AD UN " PERCHE’ "
Ho talmente allenato
il cuore e la mente
a sopportare, gestire, controllare
il dolore
che quando ho incontrato
un raggio di gioia
ne ho avuto paura.
E sono fuggita
"perchè"
ti può sconvolgere
una felicità
radiosamente
incontenibile.
P.S: … ecco un esempio di ragionamento "bacato", infettato da virus "Bacon"; la prossima volta ti conviene ripensare ad un "però", "sebbene", "pertanto", "comunque", "quantunque", "quintunque", "quintadueunque", "quintareunque", "quintaquattrunque", "quintaquintunque", "quintaseiunque", "quintasettunque", "quintottunque", "quintanovunque-è-comunque-un-casino" contare ‘ste pecore di domenica mattina a notte fonda!!!
un antivirus che scattasse in automatico in presenza delle forme simboliche “bacate”…sei un genio amica mia :))))buona domenica 🙂
Ciao e grazie per esser passata…vieni quando vuoi 😉 Chiara
note vole..
Ho sempre temuto i raggi di gioia, rovinandoli con l’idea della loro transitorietà. Intanto uno deve sperimentarsi e, se quel raggio ti colpisce, nessuna lezione imparata sarà mai utile. La vita è anche questo e di ciò si può sorridere e “piangere”.
Serena domenica, TreninoVera! 🙂
hum…sapessi quante volte capita di dover contarle le pecorelle…
un bacio stef
hai ragione..si perde l’abitudine a sentire le scosse nel cuore..si appassisce..ma non diamogliela vinta..che ne dici? Un abbraccio. Maria Grazia.
E’ vero, ti puo’ sconvolgere, ma vale comunque la pena di viverla
ciao
Non bisognerebbe mai perdere l’abitudine a queste scosse….
non bisognerebbe….
ciao
fil
sembra la fotocopia del mio stato d’animo… io non ho avuto paura, ho vissuto il momento di felicità con una intensità inenarrabile e ora che la felicità se ne sta andando sto peggio di prima.. chissà quale è il modo migliore di comportarsi quando c’è un momento di felicità intensa…
buon lunedì cara vera
un saluto
VIVA MARCO CONID L’UNICO CANTAUTORE DA CIRCA DIECI ANNI SNOBBATO DALLE RADIO E DALLE TV MENTRE VOI POVERI CRISTI ASCOLTATE LE PLAY-LIST SENZA ACCORGERVI CHE CI SONO CANTANTI CHE HANNO TANTO DA DIRE COME MARCO CONIDI E VOI CONTINUATE A COMPRARE QUELLO STRONZO DI RAMAZZOTTI DI LIGABUE CHE DOPO I PRIMI TRE CD NON HA FATTO ALTRO CHE ASSECONDARE QUELLO CHE GLI ORDINAVA LA CASA DISCOGRAFICA PER FAR SOLDI, E VOI POVERI STUPIDI PER ESSERE GENTILE CI SIETE CASCATI…
CONTINUATE A COMPERARE I CD DELLA PAUSINI CHE ESCLUDENDO IL PRIMO CD I RESTANTI DISCHI SONO SOLO UNA COPIA RIFATTA ALLA PERFEZZIONE PER FAR SOLDI ANCHE SE NON DICNO NIENTE DI NIENTE SIA NELLA MUSICA CHE NELLE PAROLE..
MA VOI CHE FATE CAVALLI CON I PARA-OCCHI ?LI COMPRATE GIUSTO?
E CONTRIBUITE AD ALIMENTARE QUESTO SPORCO SISTEMA DELLE MAYGOR..
MA LE MAYGOR LO SANNO CHE ORMAI SONO MORTE ANCHE SE VOI DATEUNA MANO PER FARLE SOPRAVVIVERE…
IL FUTURO E’ DELLE EDICHETTE INDIPENDENTI VOLENTI O NOLENTI…
SONO STATO IN INGHILTERRA E NON AVETE IDEA DI QUANTI ANNI LUCE SIANO PIU’ AVANTI DI NOI NOI RISPETTO ALLA CULTURA MUSICAKLE CHE VOI PRATICAMENTE IGNORATE “IMPARATE A MEMORIA LA CANZONE ESTIVA ED INVERNALE ANNO PER ANNO COMPRATE I DISCHI E POI VE NE DIMENTICATE”””….
MENTRE GLI INGLESI SCAVANO VANNO NEI LOCALI SI ASCOLTANO LA MUSICA NUOVA, SCOPRONO I NUVI TALENTI, COME AVVENNE PER I COUNTING CROWS ANCHE SE NON SONO INGLESI MA FA’ LO STESSO……
DOBBIAMO IMPARE DAGLI INGLESI DALLA LORO CULTURA MUSICALE..
PARLANDO CON ALCUNI AMICI CHE MI SONO FATTO A LNDRA, LORO NON COMBREREBBERO MAI UN DISCO DI RAMAZZOTTI DELLA PAUSINI, ANCHE SE VENDE IN TUTTO IL MONDO, MA PAROLE LORO, ORMAI LA GENTE GIUDICA SOLO DAL SUCCESSO DI UN’ARTISTA.
LA PAUSINI HA AVUTO UN SUCCESSO PLANETARIO! QUINDIO ACQUISTIAMO COME PECORE TUTTO QUELLO CHE DI “NUOVO” FA’….ANCHE SE FA’ SCHIFO…
PAROLA DI AMICI INGLESI CHE S’INTENDONO DI MUSICA E SOPRATUTTO SUONANO QUNDI SONO DENTRO AL GIRO……
APRITE GLI OCCHI POVERI ITALIANI…
NON FATE COME AVETE FATTO QUATTRO ANNI FA’ PER BERLUSCONI E L’AVETE VOTATO…..
ED ORA VI PENTITE, MA CHE VI PENTITE A FARE? TROVATE AL MASIMO DEI RIMEDI?
NON VI PENTITE NON SERVE A NIENTE PENTIRSI…
SAPETE COSA VI SERVE ?
TOGLIERVI I PARA-OCCHI SIA SULLA MUSICA E SOPRTATUTTO SULLA POLITICA E GUARDARE UN POCHETTINO PIU’ IN LA’ NON DICO MOLTO NA, MA UN POCHE PIU’ IN LA’ DEL VS NASO E VEDRETE CHE CI SONO CANTANTAUTORI CHE VOI NEPPURE IMMAGGINATE E CHE VI FAREBBERO PERDRE LA TESTA E DIRETE MA COME NON MI SONO ACCORTO PRIMA DI QUEST’ARTISTA?
CI SONO 10 E DECINE DI ARTISTI CHE MERITANO E VOI POVERI STOLTI CON I PARA-OCCHI CONTINUATE HA PORTARLI SENZA CAPIRE….
MARCO CONIDI, è una delle voci più appassionate del panorama musicale italiano.
La magia delle sue canzoni e la fedeltà del pubblico nel corso degli anni (il suo fan club supera attualmente i 10.000 iscritti) hanno contribuito a renderlo un autentico artista “cult”.
Dopo l’esordio discografico del 1989 con “Ferragosto 66”, nel 1991 Marco trova il successo presso il grande pubblico con la partecipazione al Festival di Sanremo presentando, insieme a Tony Bungaro e Rosario Di Bella, il brano “E noi qui”.
Nello stesso anno pubblica il suo secondo album “Marco conta 1 2 3” e nel 1993, a pochi mesi dalla pubblicazione del suo fortunato terzo album “C’è in giro un’altra razza”, torna sul palco del Teatro Ariston dove presenta il brano “Non è tardi”. L’anno seguente pubblica il singolo “Stella di città” cui farà seguito, dopo una intensa attività live, l’album “Marco Conidi” (1998). Il 2001 è l’anno in cui Marco Conidi omaggia i suoi fans con la pubblicazione di un album dal vivo intitolato “Reprise”.
Appassionato di rock e autore da sempre di tutte le sue canzoni, è stato interpretato anche da molti altri artisti fra i quali Paola Turci e Luca Barbarossa. Bruce Springsteen stesso, dopo aver letto la traduzione di Marco Conidi di “One Step Up” (“Un Passo Via Da Te”), ne ha apprezzato la versione autorizzandone la produzione nell’album tributo “For You”.
Marco Conidi milita stabilmente nella Nazionale Italiana Cantanti appagando così la sua passione per il calcio e per la beneficenza.
Il nuovo album NUVOLE E REGOLE segna la sua raggiunta maturità artistica: il clima marcatamente rock dell’album viene addolcito da alcune pregevoli ballads tra cui “L’amore che viene” dove un grande artista come Sergio Cammariere offre il suo contributo suonando il pianoforte, testimoniando così il suo affetto e la sua stima per Marco, così come l’amico Gianmarco Tognazzi, voce narrante nel brano/poesia di Marco intitolato “La stagione delle assenze”.
QUESTO MESSAGGIO E’ DEDICATO A CHI VOLESSE AVVICINARSI AD UN VERO CANTAUTORE DI MUSICA
ROCK/POP CIOE’ MARCO CONIDI
QUESTA E’ LA SUA DISCOGRAFIA:
E TRA POCHI GIORNI STA PER USCIRE IL SUO NUOVO LAVORO DOVE CI SONO DELLE CANZONIMERAVIGLIOSE TRA LE QUALI L’AMORE CHE VIENE E IDENTITA’ CHE POI E’ IL NOME DELL’ALBUM…
IL SUO SITO E’ http://www.marcoconidi.com/
CREDO CHE PARECCHI GIA’ LO CONOSCANO MA SONO STATI PLAGIATI DALLA MUSICA ODIERNA DELLE PLAYLIST
ECCO ALCUNI SUOI DATI:
DISCOGRAFIA
1989 FERRAGOSTO ‘66 Ed. Musicali IT
1991 MARCO CONTA UNO DUE TRE Ed. Musicali IT
1992 C’E’ IN GIRO UN’ALTRA RAZZA SONY Music
1994 STELLA DI CITTA’ SONY Music
1998 MARCO CONIDI Alabianca Group – TOTEM records
2000 SCUSAMI TANTO – cd singolo –
2001 REPRISE – cd live –
BIOGRAFIA
La storia di Marco Conidi è una storia vera e particolare.
Poche volte all’interno del panorama della musica italiana è successo che un atista senza massicci investimenti da parte delle major e con delle pause discrete tra un album e l’altro, godesse di un affetto e di un seguito di tali proporzioni, fedele nel tempo, da parte di migliaia di ragazzi in tutta Italia.
A riprova di tutto questo è sufficiente citare, ad esempio, le migliaia di contatti che il sito ufficiale, marcoconidi.com, registra mensilmente, ed il fans group che ha ormai superato gli 8000 iscritti.
Tutto questo si deve al fatto che le canzoni di Marco sono entratre di prepotenza nel cuore di molti e grazie alle radio, ma soprattutto al passaparola ed a centinaia e centinaia di concerti in tutti i club d’Italia, il rapporto instaurato con i fans si è alimentato costantemente e si è rafforzato sempre più, al di fuori dei tradizionali meccanismi che regolano il mercato discografico.
Autore da sempre di tutte le sue canzoni, Marco Conidi, mantenendo uno stile personale specialmente nella scrittura dei testi, ha unito la propria personalità al suono del tempo che cambia.. passa e ritorna.
Appassionato di rock da sempre, è in questo mondo che intreccia vari stili e varie influenze.
Interpretato da altri artisti tra i quali Paola Turci e Luca Barbarossa, ha sempre ricevuto attestati di stima da più parti, come ad esempio la citazione nella “Guida ai 100 Grandi Album della Musica Italiana” di Editori Riuniti.
Bruce Springsteen in persona, dopo aver letto la traduzione di Marco di “One Step Up” (Un passo via da te), ne ha apprezzato la versione e ne ha autorizzato la produzione per l’album tributo “For You”, rendendo di fatto Marco uno dei pochi artisti in Europa autorizzato a tradurre il Boss.
La regione Sicilia ha voluto premiare nel 2000 il brano “Italiani d’America” come Canzone Italiana Per Il Mondo.
Queste ed altre sono piccole tappe della storia personale di Marco Conidi
…ma il meglio è ancora da scrivere…
http://www.marcoconidi.com/
DA UN ANGELO MALEDUCATO
Si intitola ‘Marco Conidi’ l’album che segna la ‘rinascita’ artistica a tempo di rock del cantautore romano: una breve intervista….
Il nuovo album porta semplicemente il suo nome, come se fosse il segnale di una rinascita artistica: Marco Conidi, 31 anni, due partecipazioni al Festival di Sanremo (una con Bungaro e Di Bella), una svolta rock inaugurata con l’album “C’è in giro un’altra razza” nel 1992, riparte da una manciata di nuove canzone e da un’iniezione di fiducia arrivata con l’incontro dei suoi nuovi partner musicali, tra i quali spicca il chitarrista Vincenzo Mancuso (già con Francesco De Gregori per album come “Canzoni d’amore” e “Il bandito e il campione”). “Ho trovato gente entusiasta con cui lavorare, con cui ci siamo potuti prendere i tempi giusti, veri musicisti con cui è un piacere suonare dal vivo”, ha detto Marco, incontrato a Roma in una densa giornata di promozione. Il suo album è decisamente migliore del precedente, più credibile soprattutto dal punto di vista musicale, e rappresenta la fusione delle due anime di Conidi, quella rock accanto a quella più cantautorale: “Forse il precedente album aveva dei suoni più forzati, mentre qui non mi sono vergognato a mettere degli archi quando ce n’era bisogno, pestando duro quando era il momento. Volevo fare un disco che mi rappresentasse appieno”.
Nel disco è citato Ligabue (chiamato “Zio Luciano” nel brano che apre, “Ali e stivali”), al quale d’altra parte Marco è legato a doppio filo: “Anzitutto non mi vergogno affatto ad ammettere che sono un suo fan da sempre; inoltre qualche anno fa il gruppo che suonava con me era quello dei Rockin’ Chair, che adesso è al suo fianco. In ogni caso, anche se i riferimenti a Ligabue sono evidenti, non è solo lui la mia influenza: io sono attratto da diversi musicisti, e tra gli italiani posso citare Fossati, Rino Gaetano e i Nomadi, mentre per gli stranieri ascolto molto Springsteen (sul disco è presente una splendida cover in…
mind the happiness 😉
….”E sono fuggita
“perchè”
ti può sconvolgere…”
Fuggire si, preservarsi temendo…si.
Giovanni
Un saluto tra giri incrociati di blogs:)
buon martedi’ Vera..
Ma io sono assolutamente d’accordo con la poesia. 🙂 Per quanto sia orribile, è così.
Un abbraccio Willa
E adesso che sei fuggita via ti senti meglio di prima?
Forse viviamo solo per essere illuminati per qualche istante da un raggio di sole… com’era quella poesia: trafitti da un raggio di sole… su non aspettare che sia solo notte..
baciotto
QUESTO MESSAGGIO E’ DEDICATO A CHI VOLESSE AVVICINARSI AD UN VEERO CANTAUTORE DI MUSICA
ROCK/POP CIOE’ MARCO CONIDI
QUESTA E’ LA SUA DISCOGRAFIA:
E TRA POCHI GIORNI STA PER USCIRE IL SUO NUOVO LAVORO DOVE CI SONO DELLE CANZONIMERAVIGLIOSE TRA LE QUALI L’AMORE CHE VIENE E IDENTITA’ CHE POI E’ IL NOME DELL’ALBUM…
IL SUO SITO E’ http://www.marcoconidi.com/
CREDO CHE PARECCHI GIA’ LO CONOSCANO MA SONO STATI PLAGIATI DALLA MUSICA ODIERNA DELLE PLAYLIST
ECCO ALCUNI SUOI DATI:
DISCOGRAFIA
1989 FERRAGOSTO ’66 Ed. Musicali IT
1991 MARCO CONTA UNO DUE TRE Ed. Musicali IT
1992 C’E’ IN GIRO UN’ALTRA RAZZA SONY Music
1994 STELLA DI CITTA’ SONY Music
1998 MARCO CONIDI Alabianca Group – TOTEM records
2000 SCUSAMI TANTO – cd singolo –
2001 REPRISE – cd live –
BIOGRAFIA
La storia di Marco Conidi è una storia vera e particolare.
Poche volte all’interno del panorama della musica italiana è successo che un atista senza massicci investimenti da parte delle major e con delle pause discrete tra un album e l’altro, godesse di un affetto e di un seguito di tali proporzioni, fedele nel tempo, da parte di migliaia di ragazzi in tutta Italia.
A riprova di tutto questo è sufficiente citare, ad esempio, le migliaia di contatti che il sito ufficiale, marcoconidi.com, registra mensilmente, ed il fans group che ha ormai superato gli 8000 iscritti.
Tutto questo si deve al fatto che le canzoni di Marco sono entratre di prepotenza nel cuore di molti e grazie alle radio, ma soprattutto al passaparola ed a centinaia e centinaia di concerti in tutti i club d’Italia, il rapporto instaurato con i fans si è alimentato costantemente e si è rafforzato sempre più, al di fuori dei tradizionali meccanismi che regolano il mercato discografico.
Autore da sempre di tutte le sue canzoni, Marco Conidi, mantenendo uno stile personale specialmente nella scrittura dei testi, ha unito la propria personalità al suono del tempo che cambia.. passa e ritorna.
Appassionato di rock da sempre, è in questo mondo che intreccia vari stili e varie influenze.
Interpretato da altri artisti tra i quali Paola Turci e Luca Barbarossa, ha sempre ricevuto attestati di stima da più parti, come ad esempio la citazione nella “Guida ai 100 Grandi Album della Musica Italiana” di Editori Riuniti.
Bruce Springsteen in persona, dopo aver letto la traduzione di Marco di “One Step Up” (Un passo via da te), ne ha apprezzato la versione e ne ha autorizzato la produzione per l’album tributo “For You”, rendendo di fatto Marco uno dei pochi artisti in Europa autorizzato a tradurre il Boss.
La regione Sicilia ha voluto premiare nel 2000 il brano “Italiani d’America” come Canzone Italiana Per Il Mondo.
Queste ed altre sono piccole tappe della storia personale di Marco Conidi
…ma il meglio è ancora da scrivere…
http://www.marcoconidi.com/
DA UN ANGELO MALEDUCATO
Si intitola ‘Marco Conidi’ l’album che segna la ‘rinascita’ artistica a tempo di rock del cantautore romano: una breve intervista….
Il nuovo album porta semplicemente il suo nome, come se fosse il segnale di una rinascita artistica: Marco Conidi, 31 anni, due partecipazioni al Festival di Sanremo (una con Bungaro e Di Bella), una svolta rock inaugurata con l’album “C’è in giro un’altra razza” nel 1992, riparte da una manciata di nuove canzone e da un’iniezione di fiducia arrivata con l’incontro dei suoi nuovi partner musicali, tra i quali spicca il chitarrista Vincenzo Mancuso (già con Francesco De Gregori per album come “Canzoni d’amore” e “Il bandito e il campione”). “Ho trovato gente entusiasta con cui lavorare, con cui ci siamo potuti prendere i tempi giusti, veri musicisti con cui è un piacere suonare dal vivo”, ha detto Marco, incontrato a Roma in una densa giornata di promozione. Il suo album è decisamente migliore del precedente, più credibile soprattutto dal punto di vista musicale, e rappresenta la fusione delle due anime di Conidi, quella rock accanto a quella più cantautorale: “Forse il precedente album aveva dei suoni più forzati, mentre qui non mi sono vergognato a mettere degli archi quando ce n’era bisogno, pestando duro quando era il momento. Volevo fare un disco che mi rappresentasse appieno”.
Nel disco è citato Ligabue (chiamato “Zio Luciano” nel brano che apre, “Ali e stivali”), al quale d’altra parte Marco è legato a doppio filo: “Anzitutto non mi vergogno affatto ad ammettere che sono un suo fan da sempre; inoltre qualche anno fa il gruppo che suonava con me era quello dei Rockin’ Chair, che adesso è al suo fianco. In ogni caso, anche se i riferimenti a Ligabue sono evidenti, non è solo lui la mia influenza: io sono attratto da diversi musicisti, e tra gli italiani posso citare Fossati, Rino Gaetano e i Nomadi, mentre per gli stranieri ascolto molto Springsteen (sul disco è presente una splendida cover in italiano di “One step up” del Boss), ma anche R.E.M., Counting Crows, Neil Young”. Il disco di Marco Conidi fa anche i conti dei testi molto personali e autentici, tra i quali spiccano “Dall’altra parte del fiume” (“E’ la canzone che mi piace di più, quella che mi ha emozionato scrivere e che mi emoziona di più riascoltare”), “Italiani d’America” (“un brano a tema, scritto su gente lontana: l’idea ci è venuta a Casteldaccia, vicino Palermo, dove abita Vincenzo. Lì gli anziani ti raccontano storie di emigranti, e ti fanno immaginare la vita di quelli che sono partiti per andare lontano”) e “Cuori separati” (“sono stato indeciso fino all’ultimo se metterla nel disco, perché era una canzone che avevo scritto soltanto per me. Parlava della mia situazione di separato e del rapporto con mia figlia. E’ una canzone che dà serenità, dopotutto, e adesso sono contento che sia finita sul disco. Credo che possa anche servire un po’ a qualcuno…”).
Insomma un buon disco, che fa dell’autenticità e della voglia di trasmettere energia i suoi punti di forza, che del resto sono gli stessi del suo autore. “Adesso che ho ricominciato a girare”, dice Marco salutando, “ho scoperto che molti ragazzi non mi hanno dimenticato, e anzi mi trattano come un amico. Per me questo è veramente il più grande onore. Vuol dire che ho trasmesso loro qualcosa che dura…”
QUESTO MESSAGGIO E’ DEDICATO A CHI VOLESSE AVVICINARSI AD UN VEERO CANTAUTORE DI MUSICA
ROCK/POP CIOE’ MARCO CONIDI
QUESTA E’ LA SUA DISCOGRAFIA:
E TRA POCHI GIORNI STA PER USCIRE IL SUO NUOVO LAVORO DOVE CI SONO DELLE CANZONIMERAVIGLIOSE TRA LE QUALI L’AMORE CHE VIENE E IDENTITA’ CHE POI E’ IL NOME DELL’ALBUM…
IL SUO SITO E’ http://www.marcoconidi.com/
CREDO CHE PARECCHI GIA’ LO CONOSCANO MA SONO STATI PLAGIATI DALLA MUSICA ODIERNA DELLE PLAYLIST
ECCO ALCUNI SUOI DATI:
DISCOGRAFIA
1989 FERRAGOSTO ’66 Ed. Musicali IT
1991 MARCO CONTA UNO DUE TRE Ed. Musicali IT
1992 C’E’ IN GIRO UN’ALTRA RAZZA SONY Music
1994 STELLA DI CITTA’ SONY Music
1998 MARCO CONIDI Alabianca Group – TOTEM records
2000 SCUSAMI TANTO – cd singolo –
2001 REPRISE – cd live –
BIOGRAFIA
La storia di Marco Conidi è una storia vera e particolare.
Poche volte all’interno del panorama della musica italiana è successo che un atista senza massicci investimenti da parte delle major e con delle pause discrete tra un album e l’altro, godesse di un affetto e di un seguito di tali proporzioni, fedele nel tempo, da parte di migliaia di ragazzi in tutta Italia.
A riprova di tutto questo è sufficiente citare, ad esempio, le migliaia di contatti che il sito ufficiale, marcoconidi.com, registra mensilmente, ed il fans group che ha ormai superato gli 8000 iscritti.
Tutto questo si deve al fatto che le canzoni di Marco sono entratre di prepotenza nel cuore di molti e grazie alle radio, ma soprattutto al passaparola ed a centinaia e centinaia di concerti in tutti i club d’Italia, il rapporto instaurato con i fans si è alimentato costantemente e si è rafforzato sempre più, al di fuori dei tradizionali meccanismi che regolano il mercato discografico.
Autore da sempre di tutte le sue canzoni, Marco Conidi, mantenendo uno stile personale specialmente nella scrittura dei testi, ha unito la propria personalità al suono del tempo che cambia.. passa e ritorna.
Appassionato di rock da sempre, è in questo mondo che intreccia vari stili e varie influenze.
Interpretato da altri artisti tra i quali Paola Turci e Luca Barbarossa, ha sempre ricevuto attestati di stima da più parti, come ad esempio la citazione nella “Guida ai 100 Grandi Album della Musica Italiana” di Editori Riuniti.
Bruce Springsteen in persona, dopo aver letto la traduzione di Marco di “One Step Up” (Un passo via da te), ne ha apprezzato la versione e ne ha autorizzato la produzione per l’album tributo “For You”, rendendo di fatto Marco uno dei pochi artisti in Europa autorizzato a tradurre il Boss.
La regione Sicilia ha voluto premiare nel 2000 il brano “Italiani d’America” come Canzone Italiana Per Il Mondo.
QUESTO…
Non è facile decidere se farsi accarezzare dal tepore di un inaspettato raggio di sole che sfiori la nostra anima,
o ritirarsi nell’ombra della solitudine, del silenzio, della sofferenza.
Rispetto la tua scelta, ma io non so se avrei agito allo stesso modo…
Senti ma perché non metti in sottofondo una canzone di questo Conidi così FNALMENTE sentiamo come canta?
Torno a rileggerti meglio per dirti che di quei treni li’ ne ho visti sfrecciare tanti (guarda a caso avevano tutti sembianze maschili…”Ho sofferto cosi’ tanto che adesso ho paura di amarti”, ecc. ecc.) 🙂
io ho ritrovato una “cosa bella” dal quale son fuggita e ora me la tengo stretta anche se la paura à tanta di perderla, ma credo sia meglio viverla che privarsene…
Perchè …la vita è un mare di perchè….ma vale la pena di domandarsi sempre perchè…ci sarà anche un perchè ..ma chissenefrega ….saltiamo qualche perchè….
viviamo la vita
un sorriso
Mauri