TRENO…IN  FUGA

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Io fuggo da te,

dal tuo amato volto,

dalla tua maschera da commedia greca,

tragica, ferma, immobile, muta.

Maschera di pianto senza voce.

Io fuggo da te che vorrei abbracciare come un tempo.

Ho voglia di aria e di sorrisi.

Ho voglia di azzerare i pensieri.

Ho voglia di fingere che la tua inevitabile agonia non ci sia.

E quando mi volterò, consapevole,

per guardarmi

non avrò più il coraggio di vivere

per il dolore di questo mio egoismo di vita.

Io fuggo da te…

è stato il pensiero di un attimo,

ma sono di nuovo qui…

madre e figlia, figlia e madre di te…

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P.S:…" il sonno della ragione genera mostri".  Goya.